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ORIGINI DEL MASSAGGIO CONNETTIVALE di Cristian Sinisi - www.cristiansinisi.it


La tecnica è scaturita dall’esperienza diretta di una terapista tedesca: Elisabeth Dicke, che sperimentò con successo su se stessa, gli effetti di quelle prime manipolazioni estemporanee, che avrebbero dato il via alla tecnica massoterapica oggi conosciuta come "Massaggio Connettivale Riflessogeno".

Nato originariamente con il nome di "metamerico", in virtù della tecnica che segue appunto i metameri (tramite i quali si dirama l’azione riflessa ad altre zone corporee), viene largamente impiegato in terapia per diverse patologie del connettivo.

Nel settore dell’estetica e del benessere corporeo, la tecnica del Massaggio Connettivale Riflessogeno è stato "adottato" da tempo, anche se solo negli ultimi tempi la sua diffusione sta raggiungendo livelli di massa.
Il perché di tanto successo è dato dai grandi benefici che questo massaggio porta, nei casi in cui ci siano delle alterazioni del tessuto connettivale.
E qual è quell’inestetismo che non è accompagnato da una modificazione del tessuto connettivo?
L’azione defibrosante e depolimerizzante della tecnica, svolge un’azione tixotropica mirata sulla modificazione dello stato dei tessuti connettivi (presente in tutti gli inestetismi: cellulite, rughe ecc.).
Inoltre, tramite via riflessa, l’azione di un massaggio connettivale migliora la vascolarizzazione delle zone metamericamente collegate, che si traduce con un maggior apporto di sangue, aumento della filtrazione del plasma deproteinato, accentuazione degli elementi nutritivi a tutti i tessuti interessati dal massaggio.

Ottimo l’abbinamento con il linfodrenaggio manuale, preceduto da manualità di massaggio metamerico (il connettivale accentua la filtrazione, il linfodrenaggio rinforza il riassorbimento, nel contesto del riequilibrio Starling).

FISIOLOGIA del massaggio connettivale


La sua azione riflessa trae origine dai foglietti embrionali: tutti i tessuti del corpo umano hanno origine da questi foglietti

  • Endoblasto

  • Mesoblasto

  • Ectoblasto


In questi tre foglietti primitivi è raccolto il codice genetico delle leggi che disciplinano l’essere umano, dalla formazione del feto fino all’invecchiamento dell’adulto.
In questo codice, i cui caratteri diventeranno organi e visceri, è descritto nei minimi dettagli il piano generale di costruzione del corpo umano.

  • Foglietto embrionale interno o endoblasto

E’ l’immagine della vita vegetativa, darà origine ad organi di nutrimento ed assimilazione (mucose dell’apparato digerente e respiratorio, fegato, pancreas, tonsille, polmoni, timo, tiroide, paratiroidi).
Gli individui che sviluppano in modo particolare questo foglietto, vengono definiti a morfologia endoblastica o linfatica.

  • Foglietto embrionale medio o mesoblasto

E’ il simbolo del mondo animale, da origine agli organi del movimento, contrazione e dell’attività in genere (cuore, vasi, sangue, ossa, muscoli lisci e striati, reni, corticosurreni, gonadi, ipofisi anteriore e connettivo).
La prevalenza di questo foglietto, durante la vita embrionale darà origine ad individui morfologicamente definiti mesoblastici o sanguigni.

  • Foglietto embrionale esterno o ectoblasto

E’ l’ultimo foglietto che si forma, rappresenta d’altronde il compimento evolutivo massimo nell’organizzazione della materia vivente. Da origine al sistema nervoso centrale e periferico, al sistema simpatico, la midollare surrenale e all’epidermide.
Questo intimo collegamento tra il sistema nervoso e l’involucro corporeo, originato a livello embrionale, è il filo conduttore di tutti gli effetti locali e riflessi, che si generano ogniqualvolta si tocca la pelle, con una carezza o un massaggio, facendo assumere al tegumento tutto un ruolo di relatore tra l’esterno e l’interno del corpo e viceversa.
Lo sviluppo particolare di questo foglietto da origine a individui dalla morfologia ectoblastica o cerebrale.

LE TRE MORFOLOGIE CORPOREE
Siamo costituiti tutti nello stesso modo e abbiamo tutti gli stessi muscoli. Ma non abbiamo tutti la stessa struttura muscolare (fibre) la stessa ossatura e lo stesso metabolismo !
E’ essenziale per ben programmare la propria alimentazione ed il proprio allenamento individuare la nostra tipologia fisica. Più precisamente a che morfologia apparteniamo!.
Prendendo coscienza del fatto che esistono circa 340 tipi di essere umani è stato indispensabile semplificare il tutto creando tre tipi di morfologie: endomorfo, mesomorfo e ectomorfo.

Endomorfo :
Hanno tendenza ad ingrassare facilmente, di conseguenza devono bruciare per elevare il loro metabolismo basale con 30/45 minuti di attività aerobica 2/3 volte a settimana, oltre l’allenamento con i pesi.
Devono includere un allenamento con serie d’isolamento ad alte ripetizioni, con tempi di recupero brevi. Però devono stare attenti all’over-training. Il loro scopo deve essere perdere grasso e prendere massa muscolare. La loro dieta deve essere ricca di di proteine, povera di zuccheri e grassi

Mesomorfo :
Di costituzione solida, possiedono naturalmente un volume muscolare notevole, le cose per loro sono più facili. Rispondono bene agli esercizi. Geneticamente favoriti possiedono ottime qualità di recupero. Devono variare i loro allenamenti da pesanti a leggeri con esercizi di base ed esercizi di isolamento. La dieta invece sarà equilibrata.

Ectomorfo :
Naturalmente magri con un temperamento nervoso. Hanno difficoltà ad ingrassare. Non riescono ad allenarsi con carichi pesanti. Hanno bisogno di parecchio recupero tra due allenamenti. L’allenamento deve essere composto da esercizi di base con poche ripetizioni. Ogni gruppo muscolare deve essere allenato una volta a settimana, è consigliato poca attività aerobica. La loro dieta deve essere ricca di carboidrati.

ALCUNI BENEFICI DEL MASSAGGIO CONNETTIVALE


Le azioni che il Massaggio del Tessuto Connettivo esplica sull'individuo apportando notevoli benefici, principalmente:
1) circolo sanguigno, influendo sui vasi sanguigni a variare il proprio contenuto di sangue, per costrizione o per dilatazione degli stessi;
2) reazione chimica tissutale (pH), influendo così sulla capacità del tessuto connettivo di trattenere acqua;
3) reazione sul Sistema Nervoso Vegetativo (Parasimpatico e Ortosimpatico) “Yanghizzando o Yinghizzando” gli organi corrispondenti al tratto del tessuto stimolato;dando buoni risultati in:
• ortopedia = fratture, lussazioni, contratture, artrosi, periartriti, epicondiliti, reumatismi, lombalgie, cervicalgie, ….;
• problemi del sistema nervoso = rachialgie, ischialgie, cefalee.;
• disturbi circolatori = morbo di Raynaud,varici, emorroidi,….;
• problematiche degli organi di respirazione = raffreddore, raucedine, asma bronchiale,….;

  • svolge un’azione tixotropica mirata sulla modificazione dello stato dei tessuti connettivi (presente in tutti gli inestetismi: cellulite, rughe ecc.).

  • tramite via riflessa, migliora la vascolarizzazione delle zone metamericamente collegate, che si traduce con un maggior apporto di sangue, aumento della filtrazione del plasma deproteinato, accentuazione degli elementi nutritivi a tutti i tessuti interessati dal massaggio.


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